L'arte di Silvana Mellacina ha
vissuto molti passaggi di stile e materia prima di subire la metamorfosi
delle opere attuali. Nella pittura astratta le forme essenziali si
costruiscono attraverso colore e geometrie che dialogano perfettamente
negando figura e realtà. L'Astratto della Maestra Mellacina ha il suo
sigillo di approvazione nel senso del moderno che è vivo, urlato e
pulsante di emozioni, è un laboratorio crudo di idee dove tutto
corrisponde a un ordine dinamico e composto. Non è un riferimento a un
luogo preciso, ma quasi a una dimensione di libertà che esce dalla sua
mente nei luoghi della sua infanzia. Non è mai un panorama preciso, un
paesaggio o una città ingessata e auto celebrativa, quanto piuttosto il
calore di un luogo, il bianco delle case, il blu del mare ... uno stile
colmo di inebrianti visioni della sua Libia. Le geometrie coloratissime e
materiche propongono un'alternanza di moduli ordinati e solo in
apparenza si avvale del principio di 'casualità astratta' in questa
estetica delle piccole cose. Anche le macchie di colore ricordano un
percorso e le forme ordinate sono affidate alla lucentezza di acrilici
metallizzati. Siamo di fronte a un'Africa rivisitata, eccezionalmente
moderna dove la brillante tavolozza è il filo conduttore dei ricordi.
Non è solo il colore, ma LA MATERIA, di cui sono composte le opere, a
rammentare le origini dell'artista che non vuole dipingere figure, ma la
sostanza. La superficie rugosa delle tele racconta le asperità della
sua terra e I' immancabile blu colora le emozioni come il bianco delle
sculture in cartapesta. Dove sembrano prevalere tonalità fredde si
impongono tracce di ruggine che sublimano in un piccolo vaporoso cratere
di lapilli infuocati. I colori però sono anche interiori, dell'Africa
conserva il rispetto della natura del sole e delle ampie distese che
rendono elastico il corpo e la mente. L'artista decostruisce il
paesaggio affidando ai toni e al culto per i volumi il senso del luogo
penetrando all'essenza delle cose con la forza delle geometrie pulsanti.
La sofferenza di una vita privata si affida ai ricordi di un esodo
forzato che, reinserito nella storia, fa ancora male nella condivisione
di molti connazionali. Lo stile di Silvana ha un buon ritmo che
necessita di uno script molto robusto per comunicare le sue passioni e
sembra ricordare all'uomo contemporaneo che occorre lottare per
guadagnare il benessere e che possiamo essere autori di una vita
collettiva di cui oggi rischiamo di perdere I' identità. Le sue
creazioni sono un percorso di vita e di sperimentazione, la sua ultima
fatica sta nella riscoperta della Pop Art, un riscatto contemporaneo con
un occhio al passato, una sfida estetica di grande impatto visivo. La
ricostruzione dell'amore per l'arte sta nell'addio alla sua città e
nella ricerca di forme e colori tra i labirinti della memoria. La
capacità dell'artista è nel saper restituire ad ogni paesaggio astratto
il senso del mistero e nelle opere così evocative dimostra di avere uno
sguardo che accoglie la grandezza e insieme la fragilità dell'uomo.
Silvana è un acuto cantore della terra d'Africa e la deliziosa trama
dell'arte è la consapevolezza che le sue creazioni sono fatte di una
materia nobile: la suggestione del ricordo.
Dott.ssa Irene Gianello
curatore e critico d'arte
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